Bonus ristrutturazione 2024: Detrazione 50%, come richiederlo

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Bonus ristrutturazione 2024: A chi spetta il bonus ristrutturazione 2024 e come funziona? Scopri le persone che possono usufruire della detrazione del 50% sulle spese ammissibili per i progetti approvati nella guida agli sgravi edilizi.

Nel 2024 puoi ancora usufruire del bonus ristrutturazione. Fino al 31 dicembre è prevista una detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici residenziali. Tale beneficio è disciplinato dall’articolo 16-bis del DPR n. 917/86. Esploriamo i dettagli di questa agevolazione fiscale, compresi chi può beneficiarne, le tipologie di interventi coperti ed eventuali cambiamenti intervenuti nel tempo.

Cos’è il Bonus Ristrutturazioni 2024?

Il bonus ristrutturazioni edilizie 2024 offre una fantastica opportunità di ricevere una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. Questo incredibile beneficio è reso possibile dalla proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2022.

Bonus ristrutturazione 2024
Bonus ristrutturazione 2024

Se sei sposato allora dovresti richiedere anche il bonus fecondazione assistita 2023 e hai già figli allora dovresti richiedere il bonus asilo nido 2024. Puoi richiedere anche il bonus fotovoltaico 2024. Puoi ottenere anche il Bonus fecondazione assistita nel 2023.

Quali lavori di ristrutturazione sono deducibili?

I contribuenti che svolgono attività, sia in un condominio che in singoli edifici come una casa, hanno diritto ad una generosa detrazione fiscale del 50%:

  • lavori di ristrutturazione edilizia;
  • manutenzione ordinaria straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo.

Il pagamento delle spese dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario o postale, come indicato nella sezione relativa al pagamento tramite bonifico bancario.

Come funziona il bonus ristrutturazioni 2024?

Il bonus ristrutturazioni edilizie 2024 ti permette di godere di una detrazione fiscale del 50% sulle tue spese, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Per renderlo ancora migliore, puoi dividere questa detrazione fiscale in 10 importi uguali e utilizzarla annualmente.

Ad esempio, supponiamo che tu abbia diritto a una detrazione fiscale completa di € 10.000. Ciò significa che puoi richiedere una detrazione di € 1.000 ogni anno per i prossimi 10 anni.

Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione 2024?

Chi può usufruire delle agevolazioni fiscali? Possono usufruire dell’agevolazione i contribuenti soggetti all’Irpef, indipendentemente dal fatto che siano residenti o meno nello Stato, e che sostengono spese di ristrutturazione. Nello specifico:

  • proprietari o proprietari nudi;
  • Persone che possiedono un diritto legittimo a godere di una proprietà (come usufrutto, uso, residenza o diritto di superficie).
  • inquilini o commodatari dell’immobile;
  • Possono risiedere nell’immobile i soci della cooperativa che hanno diviso la proprietà (come proprietari), le persone a cui è stato assegnato un alloggio e i soci della cooperativa con proprietà indivisa (come titolari), a condizione che abbiano ottenuto il consenso scritto della cooperativa proprietaria dell’immobile .
  • Per gli articoli che non sono classificati come beni strumentali o beni, i singoli imprenditori possono prenderli in considerazione.
  • I soggetti di cui all’articolo 5 del TUIR, che generano reddito attraverso forme associate (quali società semplici, denominazioni collettive, società in accomandita e loro equivalenti come imprese familiari), sono soggetti alle stesse condizioni degli imprenditori individuali.

Ma, sostenendo le spese ed essendo titolare di bonifici e fatture, anche tu:

  • Il familiare che convive con il proprietario o il custode dell’immobile oggetto dell’intervento (compreso il coniuge, gli affini fino al terzo grado e gli affini fino al secondo grado).
  • Il coniuge che non sta più insieme al partner trasferisce la proprietà dell’immobile intestato all’altro coniuge.
  • La disposizione sulle unioni civili (legge n. 76/2016) garantisce che i diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso siano equamente tutelati, equiparandoli al vincolo giuridico costituito con il matrimonio.
  • A partire dal 1° gennaio 2016, il convivente, che non sia proprietario dell’immobile o mutuatario di un contratto di mutuo, è responsabile delle spese sostenute.

Come richiedere il bonus ristrutturazioni 2024?

Vuoi sapere come richiedere il bonus ristrutturazioni? Beh, in realtà non c’è una domanda specifica perché questo bonus può essere utilizzato in tre modi diversi:

  1. In fase di dichiarazione dei redditi, in particolare in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (ex modello Unico), lo sconto deducibile dovrà essere suddiviso in 10 rate annuali uguali.
  2. Approfitta dello sconto immediato in fattura per tutti i servizi completati prima del 17 febbraio 2023, come prevede il Decreto convertito in legge.
  3. Il Decreto convertito in legge consente l’utilizzo di crediti d’imposta cedibili, utilizzabili dai soggetti autorizzati per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023. Tali crediti dovranno essere utilizzati secondo le regole stabilite.

Vi sono alcune circostanze particolari in cui, però, il legislatore ha stabilito con il decreto legislativo 16 febbraio 2023, n. 11, che è ancora possibile beneficiare sia dello sconto in fattura che della cessione del credito anche dopo il 17 febbraio 2023.

Cessione del credito e sconto in fattura

Nel 2024 non ci saranno agevolazioni per bonifici o sconti in fattura, ad eccezione dei progetti in corso che verranno riportati all’anno successivo. Tuttavia, tali eccezioni devono soddisfare i requisiti previsti entro il 16 febbraio 2023.

Spese ammissibili alla detrazione

Per stabilire quali spese danno diritto alla detrazione fiscale del 50% è possibile consultare la guida fornita dall’Agenzia delle Entrate. Questa guida distingue chiaramente tra le spese che danno diritto alle detrazioni nei condomini e quelle che si applicano ai singoli edifici.

È possibile detrarre le spese generali che risultano interventi ammissibili:

  • Il presente testo copre un’ampia gamma di servizi relativi alla manutenzione, al restauro e alla ristrutturazione di edifici e immobili residenziali.
  • Tali servizi comprendono la manutenzione ordinaria dei condomini, nonché le riparazioni straordinarie e il risanamento conservativo.
  • Comprende inoltre le ristrutturazioni edilizie di tutte le tipologie di unità immobiliari residenziali, comprese quelle rurali, e delle strutture ad esse connesse.
  • Comprende inoltre servizi di ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi, come ad esempio lavori per la messa in sicurezza strutturale dell’edificio.
  • Altri servizi menzionati sono la progettazione e le prestazioni professionali correlate, l’installazione o riparazione di apparecchiature per la rilevazione gas e sistemi di sicurezza domestica, il cablaggio degli edifici e il contenimento dell’inquinamento acustico, la bonifica dell’amianto, perizie e ispezioni, la messa a norma degli edifici e la costruzione di garage o parcheggi.

Esempi di ristrutturazione edilizia:

  1. L’edificio esistente verrà demolito e ricostruito con pari volumetria.
  2. modifica della facciata;
  3. costruzione di un attico o balcone;
  4. apertura di nuove porte e finestre;
  5. realizzazione di servizi igienici per ampliare superfici e volumi esistenti.

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